Amelia

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Amelia

Tra i primi centri italici, Amelia è senza dubbio una delle città dalle origini antichissime: Plinio, nella Naturalis Historia, afferma che fu restaurata 963 anni prima della guerra che i Romani mossero contro Perseo, re di Macedonia, il che significa nel 1134 a.C. A rafforzare le parole dello storico ci sono i reperti rinvenuti nel Complesso Boccarini negli anni Novanta, databili al XI secolo a.C.

Di notevole interesse sono anche le mura poligonali, formate da imponenti massi incastrati tra loro senza l’ausilio della malta, che per ben 2 km cingono il centro assieme a quelle romane e a quelle medievali. Accanto a quella principale, nella parte più alta dell’acropoli si trova un’altra cinta più antica, detta megalitica, che circondava l’acropoli: è composta da soli blocchi irregolari, non levigati, orditi in maniera primitiva. Tale cinta muraria si estende per alcune decine di metri e ancora oggi è di buona stabilità e compattezza, offrendo, a chi passi in Via della Valle, uno spettacolo molto suggestivo.

Del suo periodo come Municipio romano è la statua bronzea del condottiero romano Germanico, una poche rimaste al mondo e unica nel suo genere, conservata nel Museo archeologico della città assieme a cippi funerari, sarcofagi, ritratti e iscrizioni. A testimonianza dell’ingegneria romana vi è poi la cisterna del I secolo a.C., situata in Piazza Matteotti, costituita da dieci ambienti contigui capaci di contenere oltre 4.300 m3 d’acqua.

Notevoli anche i palazzi rinascimentali come Palazzo Farrattini, importante opera di Antonio da Sangallo il Giovane che costituisce lo studio preparatorio per il famoso Palazzo Farnese a Roma.

Tra le architetture religiose si distinguono la cattedrale con la torre dodecagonale della metà del XI secolo e la Chiesa di San Francesco, nota anche come Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, con il chiostro cinquecentesco e la facciata in pietra rossa che reca un portale ogivale.